LA MIA STORIA


katia tenti 2017Sono nata e vivo a Bolzano.
La mia è una terra di frontiera, multiculturale, di convivenza pacifica conquistata nel tempo.
Qui la gente continua a parlare tre lingue: tedesco, italiano e ladino.
Eppure, si comprende.
Abito una regione che ha nomi diversi a seconda di chi la definisce: Südtirol per gli autoctoni, Alto Adige per gli italiani, Sudtirolo per i turisti.
Una parte della mia famiglia è immigrata qui negli anni ‘40: favoriti dalla propaganda fascista che voleva italianizzare l’Alto Adige dopo la prima guerra mondiale, tentavano di sfuggire ai danni della guerra in cerca di un luogo dove poter ricostruire una vita nuova.
L’Alto Adige era la terra promessa.
Ho iniziato a viaggiare quando ero ancora in fasce, tra le braccia dei miei genitori.
Per nostalgia tornavano spesso nelle loro terre di origine: la Toscana e la Puglia.
Trascorrevo lunghi periodi lontano da casa e quando tornavo cadevo spesso in disperazione perché finivo per sentirmi estranea alla mia stessa terra.
Allora scrivevo.
Annotavo le mie avventure estive, i pensieri, le impressioni, per ricordare i posti e le persone con cui stavo bene.
Scrivere è diventata così un’abitudine, un bisogno, un modo per raccontare le cose dal mio punto di vista.
Non ho mai smesso di esplorare il mondo insieme a un taccuino, una stilografica e dei libri da leggere.
Leggo per conoscere, per sognare e per rilassarmi.
Scrivo per passione, per disperazione e anche per lavoro.
Mi sono laureata in sociologia perché avevo bisogno di comprendere meglio il mondo in cui vivo.
Cosa, questa, che ancora non mi riesce bene, e forse per questo continuo la ricerca scrivendo.
Dopo ogni viaggio, finisco per tornare da dove sono partita: l’Alto Adige.
Il mio è un territorio complesso, ma è il luogo in cui sono nata e di cui vado orgogliosa.
È qui, tra montagne, boschi e laghi incantati, che prendono vita i personaggi e le ambientazioni dei miei romanzi.

Katia Tenti