Itinerari letterari in Giappone: tra Murakami Haruki e Banana Yohismoto

Il Giappone è stato spesso, soprattutto in passato, un territorio troppo sottovalutato e poco conosciuto o esplorato da noi occidentali. A livello letterario possiamo nominare solo pochi esempi di autori noti in tutto il mondo. Tra di essi figurano sicuramente Haruki Murakami e Banana Yoshimoto. Da grande amante delle loro opere non potevo, durante il mio viaggio in Giappone, non cercare alcuni luoghi rappresentativi che mi facessero rivivere l’atmosfera dei libri da me più apprezzati e, perché no, darmi una certa ispirazione. Due scrittori molto diversi ma accomunati da una cultura tutta da scoprire. Ecco le tappe fondamentali per i lettori più appassionati, per formare alcuni itinerari letterari in Giappone e, soprattutto, scoprire il posto che è rimasto nel cuore di migliaia di turisti, compreso il mio.

Itinerari letterari in Giappone: Haruki Murakami

Le storie sino ad ora date alla luce da Haruki Murakami sono numerose e, grazie allo stile concreto e dettagliato, spesso ambientate in luoghi specifici, descritti con un’attenzione minuziosa. In particolare lo scrittore dà grande valore ai luoghi e ai percorsi compiuti dai personaggi, che fanno da cornice ai loro pensieri, alle loro riflessioni, ai loro tormenti. La città senza dubbio più nominata e apprezzata è Tokyo, presente anche nel suo romanzo più famoso, ispirato all’omonima canzone dei Beatles: Norwegian Wood.
I riferimenti a punti precisi della gigantesca Tokyo e dei suoi quartieri sono intervallati da rimandi alla più tranquilla Kyoto, molto meno numerosi. In quest’opera vengono nominate alcune stazioni della metropolitana ben riconoscibili e addirittura i tempi di percorrenza delle linee ferroviarie, dando al lettore, oltre che una visione completa e precisa degli spostamenti dei protagonisti, anche un’idea di maggiore realismo. I riferimenti spaziali non mancano nemmeno durante le lunghe passeggiate dei personaggi, spesso presenti in molte narrazioni di Murakami perché momenti fondamentali di riflessioni e prese di coscienza.
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Murakami ama descrivere minuziosamente i luoghi delle vicende che narra
Il vantaggio di informazioni così precise è che i lettori possono facilmente scovare i luoghi letterari amati dall’autore (e da lui spesso frequentati, come la più volte menzionata università), per visitarli ed entrare, anche solo per un attimo, all’interno delle atmosfere oniriche “murakamiane”. Tra ciliegi, vie caratteristiche, palazzi suggestivi, ma soprattutto librerie antiquarie e locali jazz, i turisti possono sentirsi come i personaggi delle vicende che hanno amato leggere.

Itinerari letterari in Giappone: Banana Yoshimoto

Anche i romanzi di Banana Yoshimoto sono ambientati principalmente a Tokyo, ma lo stile dell’autrice è molto diverso da quello di Murakami. Nonostante infatti i luoghi delle vicende siano più o meno gli stessi, l’atmosfera cambia radicalmente. Alla precisione descrittiva di uno, corrispondono i riferimenti geografici appena accennati dell’altra. Yoshimoto si concentra infatti soprattutto sui protagonisti delle storie, sul loro passato e i loro traumi, ma soprattutto sul percorso di crescita che decidono di intraprendere.
Eppure, qualche riferimento spaziale può essere colto anche in questo caso. In particolare l’autrice non parla quasi mai di Tokyo in generale, quanto di un quartiere in particolare, il suo. Si tratta di Shimokitazawa, la piccola zona dove è nata e cresciuta. Il quartiere è diventato negli ultimi decenni parecchio famoso perché teatro della rappresentazione giovanile e della cultura underground. Ora è percepito come uno dei territori più rilassati e bohémien della città, ricco di caffetterie, ristoranti, botteghe e negozi di seconda mano. In molti sostengono quanto questa zona sia diversa dal resto della metropoli, costituendo una sorta di paese a sé stante. Lo spirito di aggregazione in varie comunità compatte è infatti molto forte e crea un’atmosfera più intima che urbana.
Lo stile autoriale di Banana Yoshimoto è senz’altro stato influenzato da questi luoghi e dal modo di vivere che rappresentano. Così i romanzi rispecchiano in qualche modo questa atmosfera scomposta ma allo stesso tempo gradevole. Aggirandosi per il quartiere possono ancora essere visitati i luoghi mano a mano accennati da Yoshimoto. In particolare, tema prediletto di molte sue opere è il cibo (e lo testimonia anche il suo lavoro più importante, Kitchen). Tutta la sua poetica ne fa accenno, anche attraverso la menzione di ristoranti tipici o etnici aperti e visitabili ancora oggi. Tappe imperdibili per gli appassionati dell’autrice.

Il mio luogo magico: la Yusuhara Community Library

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Nei viaggi è sempre importante conoscere usi e costumi del luogo.
Durante il mio viaggio in Giappone visitare Tokyo è stato sicuramente importante per conoscere una cultura nuova e immergermi nelle atmosfere dei romanzi di questi due autori così importanti. Eppure è un altro posto ad avermi completamente rapita: si tratta della Yusuhara Community Library, situata in una zona più meridionale del Giappone, all’interno di una cittadina tra le montagne ben più piccola di Tokyo.
La biblioteca in questione è considerata una delle più belle al mondo poiché interamente costruita con il legno “sugi”, tipico del Giappone ma soprattutto di quest’area boschiva. L’interno è talmente scenografico che sembra di trovarsi dentro a un albero con la riproduzione, grazie ad alcune travi sul soffitto, dei rami. Un luogo incredibilmente suggestivo impossibile da dimenticare, che da decenni concilia la lettura e ispira migliaia di scrittori, come me.

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Foto di Katia Tenti
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Category: Viaggi

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Katia Tenti