Autopubblicazione: le piattaforme che possono aiutarti

Il self publishing è una via sempre più interessante per gli scrittori di oggi. Ultima tappa di un percorso ben più lungo, la pubblicazione è una scelta delicata poiché potrebbe pregiudicare la diffusione del libro stesso. Chiaramente senza una scrittura professionale alla base e un piano di marketing adeguato in seguito è difficile avere successo: ogni passaggio del lavoro è determinante per la vendita. Per la pubblicazione i metodi presenti sul mercato sono moltissimi, qui voglio esaminarne uno: l’autopubblicazione su piattaforme online.
L’offerta è ampia dunque per un autore è difficile capire quale sito sia il più adatto alle proprie esigenze. Per orientarsi meglio è necessario valutare alcuni criteri: quali formati sono disponibili (ebook, cartaceo, audiolibro), quanto è diffusa la rete di distribuzione (librerie fisiche e/o, digitali), quale percentuale di guadagno sul prezzo di copertina si può ottenere, quanto costano i servizi aggiuntivi (stampa, ISBN, pubblicità). Ma prima di entrare nel merito di quali siano le migliori piattaforme di autopubblicazione, capiamo vantaggi e svantaggi di questo metodo.

I vantaggi

Se oggi come in passato per pubblicare un libro era necessario aspettare, spesso invano, la risposta di un’agenzia letteraria o di una  casa editrice, ora l’autopubblicazione è una realtà in forte crescita. L’autore, professionista o amatoriale, può curare il proprio volume dall’inizio alla fine compiendo tutti i passaggi di cui tradizionalmente si occupa l’editore. Ogni genere di libro può essere pubblicato e non esiste pericolo di rifiuto. Questo è dunque il primo vantaggio: per gli esordienti è molto difficile trovare qualcuno pronto a credere nel loro lavoro e a dargli visibilità. Con l’autopubblicazione si abbatte questo ostacolo e ogni scrittore se ritiene di aver creato un’opera valida può diffonderla in autonomia. Ciò vale a maggior ragione quando a scrivere sono professionisti che scelgono il libro come un prodotto di punta da inserire nel panel del loro marketing, per acquisire visibilità e autorevolezza e per raggiungere nuovi target.
Altro punto a favore dell’autopubblicazione è il possesso da parte del creatore dell’opera di creatività e copyright. Non è un dettaglio da poco! Il contenuto di un’opera deve essere tutelato senza deformazioni o modifiche da parte di altri che rischierebbero di snaturarlo. A livello di copyright il vantaggio è chiaro: affidandosi a una casa editrice un autore ottiene solitamente il 5-10% del guadagno sul prezzo di copertina (il resto è diviso soprattutto tra editore e distributore), percentuale che si alza anche di molto in caso non ci siano intermediari. Se ottenere un contratto vantaggioso da parte di terzi sembra impossibile, la via dell’autopubblicazione può risolvere questo problema.

Gli svantaggi

migliori piattaforme di autopubblicazione
Alcuni vantaggi dell’autopubblicazione sono l’impossibilità di rifiuto e i guadagni maggiori.
Il self publishing presenta anche alcuni ostacoli. Il primo di essi è la mole di lavoro non indifferente di cui l’autore è costretto a sobbarcarsi. Autopubblicare non significa solo scrivere il libro e metterlo in vendita. Infatti sono sempre necessari innumerevoli passaggi per creare un prodotto di qualità: dalla valutazione del testo all’editing, dall’impaginazione alla cura grafica, dalla promozione con strategie di marketing alla distribuzione organizzata. Tutte queste fasi vengono solitamente prese in carico dalla casa editrice – a patto che si tratti di un editore che abbia la forza di investire seriamente in questa filiera -; se non ci si serve di questo intermediario esse ricadono o in toto sull’autore stesso o su professionisti freelance. Ma affidarsi a un ghostwriter, a un editor, a un grafico costa! Dunque se è vero che i guadagni sono maggiori, lo sono anche le spese.
Un altro svantaggio dell’autopubblicazione è la ridotta diffusione dell’opera, che tuttavia può risultare anche solo “apparente”. Il numero di copie vendute da una casa editrice è in media tra le mille e le duemila copie. Raggiungere questo risultato in self invece potrebbe rivelarsi difficile, ma con una buona strategia di marketing, al contrario, il risultato potrebbe addirittura rivelarsi sorprendente. Se è vero che generalmente i lettori preferiscono affidarsi alla garanzia degli editori che conoscono già piuttosto che scoprire nuovi talenti, dato che sono davvero pochi gli interessati alle novità degli esordienti autopubblicati, è vero anche che quando si tratta di generi di nicchia sia Google che Amazon sono diventati ormai motori di ricerca privilegiati.

Migliori piattaforme di autopubblicazione italiane

Youcanprint

Permette di pubblicare eBook e cartaceo, con guadagno del 20% circa sul prezzo di copertina, in base alle condizioni. L’ISBN viene fornito gratuitamente e la distribuzione è legata ai principali store online ed una serie di librerie fisiche, per cui la presenza dei titoli dipende però dalla richiesta dei clienti (Print On Demand). I servizi aggiuntivi sono diversi: vanno dal deposito legale alla consulenza di professionisti per la cura del libro, dalla creazione della copertina all’impaginazione. Inoltre è possibile dialogare con addetti della piattaforma in caso di problemi e difficoltà ricevendo una risposta spesso veloce ed esaustiva. Si tratta di uno dei siti più usati soprattutto per via della sua ricchezza di opzioni e dell’innovazione che si impegna a portare: è infatti stata la prima a offrire la possibilità di pubblicare audiolibri.

Ilmiolibro.it

È un servizio del gruppo Feltrinelli che quindi vende solo nel suo circuito, ma questa non è una limitazione: il gruppo è molto forte nel mercato editoriale italiano e comprende una rete di librerie, grandi testate giornalistiche, servizi di distribuzione online come IBS, collaborazioni con le scuole. A differenza di Youcanprint l’ISBN ha un costo, ma i guadagni, esclusi i costi di produzione che dipendono dal numero di copie e dalla foliazione, sono ben maggiori: il 100% della differenza tra il prezzo della vendita del libro e quello dei servizi di stampa. L’autore può decidere il prezzo di copertina e scegliere alcuni servizi aggiuntivi, come prestazioni editoriali o strumenti autorevoli per pubblicizzare l’opera. Economicamente è meno accessibile della piattaforma precedente, ma le opportunità sono maggiori date dall’autorevolezza e dalla grandezza del gruppo Feltrinelli: l’accesso a una serie di concorsi letterari e la selezione di certi titoli per progetti mirati di comunicazione sono solo alcune delle possibilità offerte.

StreetLib

migliori piattaforme di autopubblicazione
Le migliori piattaforme italiane per il self sono Youcanprint, Ilmiolibro e StreetLib.
Produce principalmente eBook, ma da poco ha anche introdotto il Print On Demand e il formato Audiolibro. La sua particolarità è la distribuzione globale, dunque vale la pena citarla perché apre più porte delle piattaforme precedenti. L’ISBN è fornito gratuitamente poiché le commissioni ottenute da StreetLib sono del 20% per gli audiolibri e del 10% per eBook e cartacei. Nonostante queste possibilità la visione di editoria di questa azienda rimane soprattutto digitale.

Migliori piattaforme di autopubblicazione straniere

Amazon KDP (Kindle Direct Publishing)

Si tratta della piattaforma più famosa e utilizzata per il self publishing. Essa infatti permette di pubblicare gratuitamente in cartaceo ed ebook, rendendo il titolo disponibile nei Kindle Store di tutto il mondo: il potente sito si rivela essere tra i migliori sul campo poiché consente di raggiungere una platea molto ampia. L’autore riceve inoltre fino al 70% di royalty su ogni copia venduta in base a un prezzo deciso autonomamente (togliendo i costi di spedizione per le vendite internazionali). Sono resi disponibili anche strumenti di promozione e sponsorizzazione per il raggiungimento di lettori anche internazionali.

Lulu

Uno dei servizi più completi e longevi di autopubblicazione, permette di diffondere non solo libri cartacei ed eBook, ma anche fumetti, riviste, libri di cucina e libri fotografici. La distribuzione è anche in questo caso globale, sia online che nei punti vendita tradizionali. Il guadagno per ogni copia venduta è da ricavare sottraendo i costi di stampa. In caso la distribuzione avvenisse attraverso Lulu, la piattaforma tratterrebbe il 20% del prezzo di copertina, in caso avvenisse sul sito personale dell’autore non ci sarebbero commissioni.

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