Come funziona il self-publishing: un mondo tutto da scoprire

Moltissimi aspirano a diventare scrittori, o almeno a pubblicare un proprio libro. Si tratta di una grande soddisfazione, ma anche di un riconoscimento culturale non da poco. C’è chi vuole creare un’autobiografia per imprimere nella memoria i ricordi passati, chi inventare una storia, realistica o meno, chi condividere una conoscenza specifica, chi diffondere alcune poesie. Per qualunque motivazione si decida di scrivere, alla fine l’obiettivo è sempre uno solo: pubblicare. Come? Ci si può affidare a una casa editrice o, come i più ormai decidono di fare, rivolgersi al self publishing. Ma che cos’è e come funziona il self publishing? Scopriamolo insieme.

Il significato del self publishing e le differenze con le case editrici

Self publishing significa letteralmente auto-pubblicazione, ovvero evitare il coinvolgimento di una casa editrice realizzando e vendendo la propria opera in (quasi) totale autonomia, soprattutto attraverso l’utilizzo di un sito o di una piattaforma digitale. Dunque tramite il self publishing l’autore ha il controllo di tre cose: creatività del contenuto, copyright e distribuzione. Ormai ottenere un contratto vantaggioso con una casa editrice sembra impossibile, dunque gli esordienti spesso si rivolgono a questa modalità di pubblicazione grazie all’aiuto di nuove piattaforme.
Se sembra molto più facile evitare l’ostacolo dell’editore, bisogna però tenere conto che il self publishing costringe a occuparsi autonomamente di una serie di fasi prima della vera pubblicazione. Una casa editrice infatti mette a disposizione beta reader che valutano il testo, editor che lo correggono, grafici che ne elaborano la copertina, professionisti del marketing che lo promuovono e commerciali che si occupano della distribuzione. Concentrare tutti questi lavori in una persona sola può essere difficile ma i guadagni fanno la differenza. Scopriamo i dettagli di questa attività e la sua resa economica.

Come funziona il self publishing: i passaggi da seguire

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Un autore che sceglie di auto-pubblicare il proprio libro deve occuparsi di numerosi compiti
Un autore, come già detto, ha numerosi compiti a cui pensare per trasformare una semplice idea in un libro di successo. Vediamo insieme tutti i dettagli da tenere conto all’interno delle tre fasi di lavoro: produzione, distribuzione e promozione.

La produzione

Inizialmente i costi per concretizzare la propria idea possono essere alti, soprattutto se si è alle prime armi. Infatti è necessario affidarsi a numerosi professionisti. Per prima cosa bisogna capire se si vuole scrivere in prima persona o lasciare a un esperto questa parte del lavoro. Se non ci si sente in grado di dar vita a un libro si può infatti contattare un ghostwriter, ovvero un professionista nel trasformare idee e indicazioni in un manoscritto ben redatto. In caso contrario, se si ha l’obiettivo di diventare dei veri scrittori, per la stesura può essere d’aiuto rivolgersi a un bravo coach letterario, un esperto che assiste l’esordiente in ogni fase della creazione.
Infine, quando si è in possesso del manoscritto completo, sono altrettanto fondamentali due figure, che non possono essere trascurate: l’editor e il grafico. Il primo è davvero importante: tutti gli scrittori, anche i più famosi, ne hanno uno poiché si tratta di una figura competente che revisiona il testo a tutti i livelli, grammaticale, sintattico e strutturale. Il grafico invece è colui che si occupa di dar vita all’oggetto libro, inteso in senso concreto. Elabora infatti la copertina e il font utilizzati, insieme a tutti gli aspetti esteriori e figurativi.

La distribuzione

Una volta ottenuto il file definitivo del manoscritto, esso è pronto per essere caricato sulla piattaforma. Solitamente si sceglie Amazon KDP, acronimo di “Kindle Direct Publishing”, che assicura un mercato più vasto. Si occupa interamente della vendita di libri in tre principali formati. Il più scelto soprattutto dagli esordienti è sicuramente quello digitale, che consiste nella condivisione di un file consultabile su smartphone, tablet, computer e eReader. Solitamente si tratta di un Ebook, con estensione in ePub (si può modificare il carattere del testo a proprio piacimento) o in PDF (a paginazione fissa). Amazon utilizza il Kindle, che prende il nome dall’Ebook da lui prodotto ed è creato appositamente per questo stesso dispositivo.
Inoltre è possibile, ma meno diffusa, la pubblicazione cartacea tramite il cosiddetto Print-On-Demand. Amazon per esempio offre questo servizio, che permette di stampare le copie ordinate e inviarle all’acquirente. Infine un ultimo formato, oggi usato soprattutto dagli autori più famosi, è l’audiolibro. Per crearlo è necessario scegliere un doppiatore o un attore e registrare la sua lettura ad alta voce. Difficile che un autore alle prime armi si affidi a questa tipologia di vendita, ma visto il grande successo di prodotti come i podcast può essere utile cercare di suscitare l’interesse di potenziali lettori attraverso tale forma.

La promozione

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Produzione, distribuzione, promozione sono nelle mani dell’autore
Una volta caricato il file del formato prescelto sulla piattaforma, il lavoro non è ancora finito! Infatti serve che il target di riferimento conosca l’opera e il suo autore e ne sia interessato. Tutto ciò può avvenire solo grazie a un’attenta campagna promozionale attraverso gli innumerevoli strumenti messi in campo dal digitale. Una soluzione è investire dei soldi in sponsorizzate per migliorare il proprio posizionamento sulla piattaforma. Con un’ottima ricerca di mercato si intercettano i lettori potenzialmente interessati. Ma è particolarmente efficace anche l’uso dei social network, sia per promuovere il libro, sia per trovare influencer che lo possano consigliare al proprio pubblico. Infine, per i più coraggiosi, è possibile cercare di imparare alcune tecniche specifiche per il posizionamento del prodotto sui motori di ricerca, soprattutto Google. La ricerca di una keyword specifica, così come la conoscenza delle strategie SEO, sono buoni punti di partenza per trovare clienti incuriositi.

Come funziona il self publishing: il guadagno

Una delle domande più gettonate è proprio: quanto si guadagna? Risulta più redditizia la pubblicazione in autonomia o con una casa editrice? Purtroppo la risposta può deludere: dipende. Non possono essere forniti dati precisi, poiché bisogna considerare molte variabili: il prezzo scelto per ogni copia, il formato più venduto (il cartaceo è più costoso del digitale), il numero di copie comprate, la percentuale di guadagno su ogni acquisto, la precedente spesa sostenuta per produzione, promozione e distribuzione.
Basti sapere che quando si pubblica con un editore l’autore intasca circa il 5-10% sul prezzo di copertina, dunque circa 1,50 euro per ogni copia venduta, se consideriamo che in libreria i volumi costano intorno ai 15-20 euro. Invece quando si sceglie il “self”, soprattutto tramite Amazon, lo scrittore intasca circa il 70% del prezzo di copertina poiché non deve cedere i diritti permettendo a qualcun altro di sfruttare commercialmente la propria opera. Si tratta di una percentuale più alta, ma con un guadagno molto simile dato che gli Ebook costano mediamente meno, specialmente se di un esordiente, attestandosi intorno ai 5 euro.
Infine, per avere una visione completa bisogna considerare il numero di copie vendute. Con un editore le vendite complessive si assestano tra le mille e le cinquemila copie, quest’ultimo risultato considerato un successo davvero strabiliante. E la maggior parte dei lettori preferisce affidarsi alla garanzia delle case editrici per trovare nuovi talenti. Dunque il numero di copie vendute da un esordiente in self è generalmente più basso

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Category: Pensieri

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