Scrivere è una scienza: otto libri da leggere sul tema

Per imparare a scrivere un buon racconto non è necessario solo il talento. Ci sono molti modi per migliorare la propria prosa, come seguire dei corsi o documentarsi con libri a riguardo. Ne esistono di diversi tipi: oltre ai manuali infatti è particolarmente nutrito il gruppo di testi riguardanti lo studio dello storytelling a livello scientifico e psicologico. La domanda che molti studiosi si sono posti è: come le storie agiscono sulla mente del pubblico? Così per un aspirante autore diventano fondamentali anche le opere che, basate su evidenze scientifiche, aiutano a comprendere come avere un effetto positivo su chi legge. Ecco, a mio parere, le migliori.

La scienza dello storytelling. Come le storie incantano il cervello di Will Storr

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La scienza dello storytelling. Come le storie incantano il cervello di Will Storr
Tutta la realtà che ci circonda è fatta di storie, narrazioni, discorsi, che contribuiscono a plasmare il nostro pensiero e la nostra identità. Linguaggio e mente umana sono strettamente legati: il cervello è un “processore di storie”, che Storr analizza a livello neuroscientifico. Non si tratta dunque di un libro sullo storytelling, con “ricette” di creatività, ma su cosa la scienza dice sui meccanismi mentali che ci permettono di raccontare. Tutto è sostenuto da serie ricerche scientifiche, sulla base delle quali sono esposti consigli pratici di scrittura. Per esempio, se la psicologia dimostra che il cervello funziona per immagini, di conseguenza è necessario, per scrivere un buon romanzo, disporre le informazioni in modo che il lettore visualizzi subito la scena.
Grazie alla scienza dunque Storr dimostra che l’uomo è un essere sociale: per vivere ha bisogno di raccontare, atto che compie grazie alla neocorteccia (interpreta i gesti, le espressioni facciali, le parole, aiuta a comprendere gli altri). Le storie non sono mero intrattenimento, ma elementi fondamentali per garantire la stabilità sociale. Tema interessante che, nonostante il tenore accademico, è esposto in maniera chiara e semplice per tutti. Incuriosito, il lettore può anche approfondirlo grazie alla bibliografia finale, composta da articoli e manuali, e ai numerosi rimandi al lavoro di altri importanti divulgatori.

Story or die. O racconti o sei fuori. Fare storytelling coinvolgente e persuasivo con le neuroscienze di Lisa Cron

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Story or die. O racconti o sei fuori. Fare storytelling coinvolgente e persuasivo con le neuroscienze di Lisa Cron
L’idea alla base del testo di Cron è l’utilizzo della scrittura per convincere ad agire. Si rivolge soprattutto a professionisti (nel settore marketing, nella politica o in occupazioni simili) che hanno l’obiettivo di persuadere un pubblico a fare qualcosa. Oltre a dare consigli e suggerimenti per costruire uno storytelling vincente, Cron inserisce anche esempi e case study che dimostrano l’effettiva riuscita delle tecniche proposte, anche a livello scientifico (spesso si rifà ai principi delle neuroscienze). Infatti vengono analizzati nel profondo i meccanismi che il cervello utilizza per elaborare le informazioni e custodirle nella memoria. Solo partendo da queste conoscenze si può iniziare a costruire una storia che permetta al pubblico di esserne persuaso.
L’obiettivo dunque è convincere, parlando al sistema di credenze del lettore. Perché, come dice la scienza, le persone spesso non agiscono razionalmente ma “di pancia”. Il tasto da toccare è quello emotivo, e lo testimoniano i numerosi esempi che Cron porta a sostegno della propria tesi, un supporto puntuale e incontestabile.

Scrivere bene di William Zinsser

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Scrivere bene di William Zinsser
Il testo si propone come un aiuto per la stesura di qualsiasi tipo di opera, di fiction o non fiction, ma anche articoli di giornale e sceneggiature. Prima considerato un semplice bestseller grazie alla straordinaria vendita di un milione di copie, oggi è invece entrato nell’Olimpo dei classici della scrittura creativa.
Zinsser fornisce al lettore alcuni consigli, come semplificare (togliere il superfluo, come le parole ridondanti), utilizzare uno stile proprio (senza cercare a tutti i costi di rendersi riconoscibile, ma esprimendosi naturalmente), pensare al lettore (capire da chi è costituito il target a cui si parla), riscrivere (la revisione ripetuta migliora il risultato, per esempio con la sostituzione di verbi attivi al posto dei passivi), essere ironici (il lettore deve divertirsi). Attraverso consigli come questi, anche i pensieri più ingarbugliati riusciranno a trovare una forma semplice e leggibile.

Gli strumenti dello storytelling di Maria Carla Virzì

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Gli strumenti dello storytelling di Maria Carla Virzì
Questo libro è il perfetto esempio di una visione generale degli elementi di struttura utilizzati per ogni forma narrativa. Certo, ci sono differenze di sintassi e lessico tra romanzi, racconti, sceneggiature, fumetti, opere teatrali. Ma c’è un filo rosso che lega tutti i modi utilizzati per raccontare una storia. E questo testo fornisce proprio una visione panoramica di diversi linguaggi creativi, accomunati dal termine “storytelling”. Così si trovano elementi coerenti anche in autori completamente differenti, come Pirandello, Cechov ma anche Steinbeck e Zerocalcare. Perché lo storytelling è ormai dappertutto, ingloba i libri come le pubblicità e i discorsi quotidiani.
Virzì è una storyteller che si occupa di scrittura e formazione e didattica. Inserisce in quest’opera numerose nozioni interessanti e imprescindibili per gli aspiranti scrittori con l’ambizione di raccontare la storia nel migliore dei modi, attraverso strutture precise. Perché se tutto è storytelling, è necessario crearne un tipo buono, che spicchi tra gli altri. Per farlo sono necessari alcuni elementi, come la divisione in atti, che comprendono per esempio l’evento scatenante e punto di svolta per l’eroe, la debolezza e le domande, la caduta e l’illuminazione, il climax finale e la risoluzione.

L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell

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L’eroe dai mille volti di Joseph Campbell
Il mito è un tema spesso studiato dalla psicoanalisi, poiché si ritiene riveli la struttura della psiche, dove risiedono elementi strutturali, detti archetipi. Quest’opera è un viaggio attraverso le culture di tutto il mondo e di tutte le epoche, con i loro miti e i loro personaggi. Esiste secondo Campbell, scrittore e insegnante di mitologia comparata, un inconscio collettivo universale, un’unica anima umana. Infatti i racconti mitologici riproducono simbolicamente i processi della psiche. I sogni fanno ripercorrere all’uomo i sentieri del mito e rivelano le sue aspirazioni più profonde, le sue paure, le sue speranze. Il mito non è la favola ingenua dei primitivi, una forma arcaica di psicologia, ma tramite il sogno parla all’uomo.
Joseph Campbell descrive il viaggio dell’eroe: dalla partenza (richiamo dell’avventura, rifiuto del ricorso, aiuto soprannaturale, attraversamento della prima soglia, problemi da affrontare) all’iniziazione (le prove, l’incontro con la dea e con la donna tentatrice, riconciliazione con il padre, apoteosi, l’ultimo regalo) al ritorno (rifiuto di ritorno, fuga magica, aiuto esterno, superamento della soglia di ritorno, signore di due mondi, liberi di vivere). Scrivendo il libro, l’autore si è rifatto a teorie psicoanalitiche legate a Jung, e a sua volta ha influenzato i pensieri successivi, soprattutto quello di Vogler.

Il dizionario delle emozioni: impara a scrivere espressioni realistiche per il tuo personaggio di Luca Panzarella

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Il dizionario delle emozioni: impara a scrivere espressioni realistiche per il tuo personaggio di Luca Panzarella
Simile al manuale di Cron, Il dizionario delle emozioni sostiene che il miglior modo per migliorare la propria scrittura sia delineando personaggi realistici: tutti i libri o i film che amiamo hanno in comune un dettaglio, ovvero fanno provare al pubblico delle emozioni. Panzella ne individua più di trenta (ansia, rabbia, desiderio, noia…) che, se accostate ai personaggi, rendono reale e credibile una scena, indipendentemente dalla forma della narrazione (sceneggiatura, romanzo, racconto…). Il lettore deve poter percepire le sensazioni dei personaggi attraverso poche frasi e addirittura provarle a sua volta. Così l’autore deve saper stimolare i cinque sensi con un ottimo stile di scrittura, che si serva non solo del dialogo, ma anche di movimenti corporei ed espressioni facciali.
Non riuscire a dar voce alle emozioni è un problema che sperimentano anche gli scrittori più navigati, dunque un manuale del genere è utile a qualsiasi livello di esperienza, grazie anche alla chiarezza di esposizione: ogni capitolo inizia con la descrizione dell’emozione trattata e continua poi con una lista di motivi per cui la si può provare, seguita da esempi pratici e citazioni, utili a dimostrare la validità della tesi. Un manuale molto pratico, che permette di dare una caratterizzazione ai personaggi di 360 gradi rispondendo alla domanda: come si trasmette un’emozione?

Ricettario di scrittura creativa di Stefano Brugnolo e Giulio Mozzi

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Ricettario di scrittura creativa di Stefano Brugnolo e Giulio Mozzi
Mozzi e Brugnolo propongono un insieme di istruzioni, esempi ed esercizi per coloro che cercano di comprendere i meccanismi della narrazione, anche in poesia e teatro. Un manuale sui generis, poiché definito “ricettario”, a riprova del carattere giocoso e della semplicità con cui gli argomenti vengono presentati: introduzione, citazioni (soprattutto di letteratura italiana), consigli ed esercitazioni. Sembrano quasi piccole lezioni, anche se di teoria ce n’è davvero poca: ciò che colpisce è l’estrema concretezza e praticità con cui i temi vengono esposti.
Lo scrittore e il professore hanno deciso di rendere l’insegnamento della scrittura divertente, fornendo ai lettori una panoramica essenziale, non approfondita ma certamente necessaria, di cosa significa fare buona narrativa. Così anche gli autori alle prime armi hanno la possibilità di allenare il proprio occhio critico nei confronti dei testi (propri e altrui).

Lezioni di scrittura creativa. Un manuale di tecnica ed esercizi della più grande scuola di formazione americana di Gotham writers workshop

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Lezioni di scrittura creativa. Un manuale di tecnica ed esercizi della più grande scuola di formazione americana di Gotham writers workshop
Il Gotham Writers’ Workshop, la più importante e conosciuta scuola di scrittura creativa americana, ha deciso di pubblicare un breve manuale che unifichi suggerimenti ed esercizi (sia di scrittura, sia di analisi di brani), risultato di una lunga esperienza con centinaia di allievi di tutto il mondo. Così, come fa con gli studenti, la scuola vuole prendere per mano il lettore e guidarlo attraverso le fasi creative, dall’ideazione alla pubblicazione, passando per lo sviluppo e la revisione.
A contraddistinguere il testo sono sicuramente chiarezza espositiva e organizzazione metodologica, che da sempre qualificano la scuola. Ogni capitolo è affidato a un insegnante diverso, che tratta di un tema specifico: personaggi, trama, punto di vista, descrizioni, dialoghi e molto altro. La scrittura creativa non è semplice, ma necessita di una specifica preparazione che questa sorta di libro di testo può fornire.

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